Descrizione
Lampada ceramica raku antichizzata inspirata allo stile antico romano
Dimensione: h 3cm larghezza 10cm
Lampada ceramica raku antichizzata prende ispirazione dalla storia antica romana. Viste le sue dimensioni può essere tenuta comodamente nel palmo di una mano. Ispirata al mondo sottomarino riprende la forma di un piccolo pesce. Il colore principale è il turchese con tante sfumature ramate.
Questo manufatto in ceramica raku giapponese è funzionante ad olio, molto originale ed interamente fatta a mano con la tecnica del colombino. Ha l’interno impermeabile grazie alla cristallina del tipico colore bianco antichizzato effetto “craquelé”. Questo effetto è caratterizzato da crepe nere specifiche per la cottura raku attraverso l’utilizzo della cristallina bianco-trasparente che lo rende unico e originale.
Ispirazione
La lampada in ceramica raku antichizzata ad olio è ispirata allo stile antico romano. La luce artificiale era comune in tutto l’Impero Romano e sono state utilizzate come fonte di luce da tutti i romani. Le lampade ad olio di ceramica offrivano un’alternativa alla luce delle candele, inoltre erano più durature.
Funzionalità
Questa creazione in ceramica raku è ottima per creare atmosfera e come arredo, oltre ad essere funzionale!
Deve essere riempita per 3/4 con olio naturale vegetale di qualsiasi tipo facilmente reperibile (oliva, di semi vari ecc), l’interno è impermeabilizzato. Poi bisogna attendere che lo stoppino assorbi l’olio. Infine accendere l’estremità dello stoppino con un fiammifero o accendino.
AVVERTENZE:
– Aggiungere olio quando necessario, non riempire mai fino all’orlo.
– Non usate assolutamente come combustibile petroli, alcool o derivati.
– Come per le candele, utilizzate le stesse precauzioni quindi mai vicino a materiali facilmente infiammabili e in situazioni di sicurezza.
Info tecnica raku utilizzata
La tecnica raku utilizzata denominata a colombino o a lucignolo, è il termine usato per indicare una particolare lavorazione dell’argilla utilizzata fin dall’antichità. Attraverso questa tecnica si realizzavano vasi, tazze e contenitori in creta.
In pratica come avviene la lavorazione? L’argilla bisogna plasmarla in forma di corda, da qui nasce il nome “colombino”. I colombini così ottenuti vengono poi avvolti ed amalgamati l’uno sull’altro dando forma all’oggetto.
Le piccole imperfezioni che si possono riscontrare sono il segno dell’esecuzione artigianale e rende il pezzo unico e irripetibile.
Importante
Si tratta di un oggetto d’arredo creato in ceramica d’arte raku e come tale va trattata. Pulire solo con un panno morbido e pulito, in caso di incrostazioni usare solo acqua tiepida e sapone neutro. Non usare alcol, detersivi abrasivi e diluenti vari. Non adatto ad uso alimentare.
Materiali utilizzati:
argilla refrattaria – ceramica raku – fumo – smalto – ossido – cristallina
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