Ceramica raku: significato
Oggetti in ceramica raku giapponese, creazioni artigianali: lavorazione, tecnica e cottura raku
Il raku-yaki, o semplicemente Raku è il nome giapponese che si usa per indicare una famosa tecnica per creare ceramiche.
La tecnica Raku ha origine giapponese, nasce insieme alla disciplina Zen che da sempre esalta l’armonia, la bellezza e la perfezione nelle piccole cose e nella loro semplicità.
L’origine della Ceramica Raku giapponese è legata ad un’arte molto conosciuta e soprattutto molto importante per il Giappone: il Cha No Yu ovvero la cerimonia del Tè.
La cerimonia del Tè è un rito che presta molta attenzione agli oggetti che utilizza tra i quali, il più importante, la tazza, che gli ospiti erano soliti scambiarsi durante la cerimonia.
Nascendo insieme alla disciplina ZEN, la parola Raku significa comodo, rilassato, piacevole, calmo. Il nome deriva da un piccolo luogo dove si estraeva l’argilla e dal quale veniva prodotta la ceramica.
Fu così che, venne usato proprio Raku come nome-sigillo della stirpe di ceramisti che ancora oggi esiste in Giappone.
Come fare ceramica raku
Ceramica raku: cottura e tecnica
Tecnica ceramica raku
Parlando della ceramica raku: cottura e tecnica iniziamo proprio con la descrizione della tecnica raku.
Il Raku grazie ad un manuale che nel XVIII secolo ne spiegava la tecnica nel dettaglio, si diffuse anche fuori dal Giappone.
Il concetto della ceramica raku venne introdotto nel mondo occidentale più recentemente, ma ne stravolse alcuni principi fondamentali, rendendo la tecnica raku assolutamente originale.
Estrarre il pezzo dal forno raku ancora incandescente invece di aspettare che si raffreddi nel forno stesso, fu la caratteristica principale. In secondo luogo cambiò la vastità di tipologie di tipi di creazioni, non solo tazze.
Dunque, ebbe inizio l’approccio alle opere in modellato artistico per vari oggetti in ceramica raku, piccoli animali, vasi, lampade, sculture, maschere, collane raku e tutto ciò che l’immaginazione può comprendere. A questi si aggiungono dei bellissimi oggetti che vedono l’impiego di Ceramica Raku per gioielli raku artistici e artigianali.
Cottura ceramica raku
La cottura Raku o seconda cottura in forno raku, normalmente viene effettuata in un apposito forno, a pozzetto o a campana, in fibre di ceramica leggera.
Ma si possono costruire anche dei piccoli forni con mattoni refrattari non cementati, dove la temperatura sale fino a 950-1200°C.
Ceramica raku: procedimento di riduzione
Quando il forno raku avrà raggiunto i gradi desiderati, il forno sarà di un arancio chiaro tendente al giallo e i pezzi invetriati saranno lucidi, allora si può procedere con l’estrazione.
Il forno raku viene aperto e l’oggetto preso con delle apposite pinze, il tutto indossando protezioni contro l’elevato calore. In seguito, viene posto in un contenitore metallico contente segatura, foglie o carta.
Il contatto provoca l’accensione di una fiamma che produce una riduzione di ossigeno. Il processo di riduzione può essere totale o parziale.
L’elemento che denota il tipo di riduzione ottenuto è il colore dell’argilla refrattaria smaltata: è nera con la riduzione totale e si schiarisce nei toni del grigio a contatto con l’ossigeno.
L’oggetto in ceramica raku viene ripreso e immerso nell’acqua una volta finita la “riduzione”. Successivamente viene pulito in modo che vengano eliminati i residui della combustione e ne rimanga fuori solo l’oggetto in tutta la sua interezza e brillantezza.
La riduzione che avviene durante la fase in cui si deposita l’oggetto raku nel contenitore pieno di materiale combustibile, ovviamente varia a seconda del materiale combustibile utilizzato all’interno del contenitore.
Inoltre, non sono da trascurare l’umidità, la quantità di combustione, il tempo di estrazione da un contenitore all’altro e la copertura.
Dunque, la tecnica Raku è un particolare procedimento che, con passaggi minuziosi e pieni di cura e attenzione, rende ogni pezzo unico e irripetibile. Ogni manufatto acquisisce valore e bellezza proprio per questa ragione.
Ceramica raku giapponese: originalità e unicità
Il momento di gloria del Raku ceramica in occidente ha avuto inizio circa quaranta anni fa, in particolare nel mondo anglosassone: Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia.
Seguendo i dettami della tecnica della riduzione si è arrivato ad avere oggetti dal design e dai colori unici e irripetibili. La caratteristica del Raku, infatti, è di dare vita a prodotti unici, dagli effetti di colore non riproducibili.